1907-2007 Un Mondo Una Promessa

Il mistero dell’alchimia

Settembre 5th, 2006 Posted in Dal reparto

Una piramide magicaTutto partì da un sogno…

Il sole d’autunno scaldava con piacere i corpi di un gruppo di ragazzi amanti dell’avventura, chiamati capi e vice, i quali osavano già pensare al mese di luglio dell’anno successivo. Le idee coprivano un po’ tutti i mesi dell’anno, ma in un modo o nell’altro puntavano sempre a quel fatidico luglio 2006. Qualcuno disse “campo estivo fuori Sicilia”. Quelle parole non ebbero un riscontro immediato, ma risuonarono come un eco nelle menti di quei giovani scout per parecchio tempo. Fino a quando un paio di mesi dopo i loro capi dissero: “Quest’anno il campo estivo sarà fuori Sicilia, ma dobbiamo innanzitutto guadagnarcelo”. In quel momento quell’eco lontano diventò un grido gioioso che produsse entusiasmo e tanto, tanto impegno per gli autofinanziamenti.

Lì partì un sogno…

I mesi passarono, l’impegno c’era stato, ma alcune difficoltà misero alla prova gli scout per vedere se c’era veramente voglia di continuare sulla strada intrapresa. Qualche tentennamento, ma continuò il sogno…

Da quel momento in poi i cervelli di quei ragazzi e dei loro capi si trasformarono in fucine di idee che mettevano in pratica sogni. Ma anche le mani non scherzavano, c’era parecchio da fare: tende da sistemare, materiale da ordinare, giochi e animazioni da preparare. “7 giorni per 7 squadriglie”: questa l’idea di base che permetteva di condividere i gusti e le competenze di ognuna delle sette squadriglie dei reparti. Disegni, ritagli, costumi, messaggi scritti, griglie, orari, riunioni di staff, consiglio capi… tutto in mezzo a lavoro, impegni e lauree.

Il 28 luglio 2006 partì da un sogno… 42 ragazzi su 1 autobus, genitori a terra e i capi pronti a levare le ancore. Destinazione: B.-P. Park oltre Roma.

Il 6 agosto 2006 era arrivato da un sogno… 42 ragazzi su 1 autobus, genitori a terra e i capi pronti a calare le ancore. Destinazione: ognuno verso casa propria. Non ce lo si spiega, ma il peso complessivo dell’autobus era doppio rispetto all’andata. Cosa era successo? Il mistero dell’alchimia! Durante quei giorni si era formata una mistura strana ed unica, composta da migliaia di ingredienti. Sul fondo del pentolone c’era il sogno, soffritto insieme a tutti i preparativi. Poi sono stati aggiunti uno per volta l’avventura, la tecnica, le competenze e l’autonomia delle squadriglie. Per miscelare bene una buona dose di classica vita di campo e per esaltare il gusto Legge e Promessa Scout e molto ESTOTE PARATI. Questo è stato il composto di base, al quale ogni giorno veniva aggiunto qualcosa: un pizzico di S.Messa alla mattina, un pugno di giochi, un cucchiaio di fuochi di bivacco e una forchettata di confronto con gli altri scout di B.-P. Park. Ogni tanto l’intruglio veniva lasciato riposare per meditare sull’essenzialità, sul vivere il proprio tempo e sulla fede. E infine per esaltare l’avventura sono stati messi hike e incontro col Papa. Il tutto messo a cuocere per giorni al fuoco caldo di entusiasmo di capi, AE, esploratori e guide, i quali insieme hanno vissuto momenti unici. Tutto partì da un sogno… ma senza dimenticare una persona fondamentale: il vero Alchimista. Colui che veramente ha reso possibile mettere insieme tutto questo donandoci un campo stupendo con occasioni di crescita per capi e ragazzi. Grazie Signore.
Dario Fiore